ANTONIO FOGAZZARO, POETA PATRIOTA VICENTINO

Antonio Fogazzaro (Vicenza, 25 marzo 1842 – Vicenza, 7 marzo 1911), è stato uno scrittore e poeta italiano, più volte candidato al Premio Nobel per la letteratura, che tuttavia non vinse mai. Nasce nell’attuale Corso Fogazzaro 111, ricevendo dalla famiglia un’educazione di stretta osservanza cattolica, e patriottica. Si vede impegnata nella lotta antiaustriaca,  Sulla sua formazione influisce profondamente Giacomo Zanella, suo insegnante al Liceo di Vicenza; questi non solo stimola in Fogazzaro la vocazione alla letteratura ma gli trasmette anche l’interesse per il problema del rapporto tra fede religiosa e progresso scientifico, tema che diventerà centrale nella ideologia del futuro scrittore e poeta.
– Nel 1864, dopo un periodo trascorso tra Padova e Torino, dove Fogazzaro consegue la laurea in Legge, pratica per un breve periodo la professione di avvocato, prima a Torino, poi a Milano.
– Nel 1866, sposa la contessa Margherita di Valmarana e successivamente si trasferisce a Milano dove la propria vocazione letteraria e la decisione di cambiare percorso professionale, trovano una decisiva maturazione. Torna a Vicenza dopo tre anni e si dedica completamente all’attività letteraria.
– Nel 1874, è la volta dell’esordio letterario con il poemetto “Miranda”
– Nel 1876 è la raccolta di liriche “Valsolda”: queste anticipano vari temi della sua produzione successiva. 
– Nel 1881, pubblica il suo primo romanzo, “Malombra”.
– Nel 1885, pubblica il romanzo “Daniele Cortis”.
– Nel 1888, pubblica il romanzo “Il mistero del poeta”.
– Nel 1895, pubblica il romanzo “Piccolo mondo antico”, il grande successo che intensifica la sua produzione letteraria.
Fogazzaro intanto allarga i suoi interessi culturali, affrontando i temi della filosofia positivista e dell’evoluzionismo darwiniano.
– Nel 1896, Viene nominato senatore per il suo prestigio nazionale e internazionale.
– Nel 1897, pubblica “Poesie scelte”.
– Nel 1899, pubblica “Sonatine bizzarre”.
– Nel 1901,  pubblica “Minime”. 
– Nel 1901, realizza il suo primo lavoro teatrale dal titolo “El garofolo rosso”, che confluirà, insieme ad altri due bozzetti teatrali. 
Antonio Fogazzaro diviene sempre più personaggio impegnato nella vita pubblica; il suo nome si impone anche in ambito internazionale, non solo grazie al successo dei suoi romanzi, ma anche e soprattutto all’eco delle sue conferenze di carattere ideologico-religioso. 
– Nel 1898 tiene a Parigi un’importante conferenza su “Le grand poète de l’avenir”. 
– Nel 1899, tiene la conferenza “La douleur dans l’art” 
– Nel 1907, tiene la conferenza “Les idées réligieuses de Giovanni Selva”
Non perde mai il suo obbiettivo per intensificare il rapporto con il movimento modernista, un movimento cattolico riformatore che ha l’obiettivo di avvicinare la religione alla cultura moderna. Attraverso i suoi romanzi “Piccolo mondo moderno” del 1901 e soprattutto “Il Santo” del 1905, Fogazzaro intraprende una battaglia ambiziosa, quella di rinnovare il cattolicesimo.
“Il Santo” diventa anche una fonte di guai per lo scrittore, infatti, Fogazzaro viene sospettato di sostenere le tesi del modernismo, movimento che intanto papa Pio X aveva messo al bando dall’ortodossia.
Da buon cattolico quale è, lo scrittore fa atto di sottomissione, senza rinunciare però alle proprie convinzioni: così il suo ultimo romanzo, “Leila” del 1910, che sebbene avesse l’obiettivo di ritrattare la propria posizione, viene comunque condannato dal Sant’Uffizio.
Prima ancora di venire a conoscenza di quest’ultima condanna, Antonio Fogazzaro muore all’Ospedale di Vicenza, il 7 marzo 1911, durante un’operazione chirurgica.

Andrea Carraro