“Non sono pronto a essere uno zar. Non ho mai voluto esserlo. Non so nulla su come si governa. Non ho la minima idea di come si parli ai ministri”. (Nicola II Romanov).
Il 26 maggio 1896 fu incoronato Nicola II Romanov (Carskoe Selo, 6 maggio 1868 – Ekaterinburg, 17 luglio 1918), de facto, l’ultimo zar di tutte le Russie e Basileus della Chiesa Ortodossa russa. Il suo titolo ufficiale era: “Per Grazia di Dio, Imperatore e Autocrate di tutte le Russie, Zar di Polonia, di Mosca, di Kiev, di Vladimir, di Novgorod, di Kazan’, di Astrachan’ e della Siberia; Granduca di Finlandia e di Lituania; Erede di Norvegia; Signore e sovrano di Iberia, dell’Armenia e del Turkestan; Duca dello Schleswig-Holstein, dello Stormarn, di Dithmarschen e dell’Oldenburg”. Viene considerato il quinto uomo più ricco e il secondo capo di stato più ricco della storia, in quanto ebbe a sua disposizione un capitale stimato in 900.000.000 di dollari, pari a 234 miliardi di euro.
Il suo regno inizia con amarezza, nel corso dei festeggiamenti per l’incoronazione, per una cattiva organizzazione, cedono l’impalcature atte a contenere la folla, 1400 persone muoiono schiacciate. Nicola II, sotto l’ influenza degli zii Vladimir, Pavel e Sergej, il nuovo zar annulla le sue intenzioni iniziali di sospendere i festeggiamenti di fronte alla tragedia e suscita così le prime e feroci critiche, nonostante abbia predisposto un forte indennizzo per ciascuna delle famiglie delle vittime.
Gli furono attribuiti numerosi appellativi: Nicola il pacifico durante gli anni di regno; la letteratura sovietica comunista lo ha dipinto invece come Nicola il sanguinario; attualmente, la tradizione popolare russa lo conosce come Nicola, il santo, grande portatore della Passione. Uomo alto 1,73 m, castano con occhi azzurri, considerato attraente in gioventù, sposò, in contrasto con i genitori, Alessandra d’Assia e del Reno, figlia del granduca Luigi IV d’Assia e del Reno e della Principessa Alice del Regno Unito, a sua volta figlia della regina Vittoria.
I primi tempi del matrimonio, che sono anche con i primi del suo regno, vedono il giovane Nicola II molto felice, propenso più a una vita famigliare che lo appaga e gli impegni istituzionali. In una pagina del suo diario scrisse: “Con Alix sono immensamente felice. Peccato che gli affari di Stato mi prendano tanto tempo. Preferirei trascorrere con lei tutte queste ore”.
Nausica Baroni